La formula vincente dei whisky giapponesi, storia di un successo senza precedenti

Hai mai sentito parlare di whisky giapponesi? Se la risposta è no, beh allora ti sei perso alcuni dei migliori distillati al mondo, considerati dagli addetti ai lavori persino superiori ai competitor del Vecchio Continente. Ma quali sono le etichette più prestigiose, cosa distingue i prodotti giapponesi da quelli europei (irish whiskey, scotch whisky)?

QUAL È IL WHISKY MIGLIORE? LA STORIA DEL WHISKY MADE IN JAPAN

Le qualità che hanno determinato il successo dei whisky giapponesi sono da ricondurre alle peculiarità del mondo nipponico: dai corsi d’acqua alle caratteristiche climatiche che interessano anche il processo di invecchiamento.

Le testimonianze dei primi distillati prodotti da cereali risalgono alla fine dell’Ottocento. Ancora non erano processi di realizzazione industriali, quanto limitati a un utilizzo prevalentemente privato. I pionieri responsabili dell’avvio di effettivi progetti industriali sono Shinjirō Torii e Masataka Taketsuru. Il primo, durante gli anni Dieci dello scorso secolo, creò l’etichetta Akadama. Un passo che ben presto portò l’ex-farmacista a fabbricare in Giappone dei distillati simili a quelli realizzati negli Stati uniti e nel Vecchio Continente.

Ed è proprio per l’assistenza tecnica nelle dinamiche di produzione che entrò in gioco Taketsuru. Quest’ultimo era un esperto di distillati, in particolare aveva appreso le tecniche di realizzazione dello scotch. Usò il protocollo di produzione del whisky scozzese come punto di riferimento, adattandolo a quelle che sono le peculiarità del mondo nipponico.

Nonostante quindi una storia piuttosto recente rispetto a quella secolare del whisky scozzese e dell’Irish whiskey, i whisky giapponesi hanno scalato la classifica dei migliori distillati al mondo, affermandosi per una qualità con cui pochi possono misurarsi.

Ne sono dimostrazione i tanti riconoscimenti internazionali ottenuti dai prodotti del Sol levante. Un primo importante attestato risale al 2001, quando il Nikka Yoichi Single Malt è stato incoronato “Best of the Best” nel corso dei Whisky Magazine’s Awards. Passando invece a tempi più recenti, non possiamo trascurare lo Yamazaki Single Malt Cask 2013, riconosciuto come miglior whisky dell’anno dalla Jim Murray’s Whisky Bible 2015.

IL MIGLIOR WHISKY GIAPPONESE, DA SUNTORY A NIKKA

Quali sono le etichette che hanno rubato i riflettori ai migliori irish whiskey e scotch?

  • Nikka Yoichi. È uno dei whisky giapponesi più celebri. Ha un colore ambrato caratterizzato da riflessi dalle tonalità dorate. A livello percettivo si sentono le spezie, le sfumature fruttate e gli effetti dell’invecchiamento in botti di rovere.
  • Akashi. Altro punto fermo per gli appassionati di distillati nipponici. Dispone di un aroma che comunica un gusto speziato e dalle nuance dolci.
  • Suntory. Brand giapponese tra i più antichi, ha prodotto distillati straordinari come il ricercatissimo Suntory Yamazaki Single Malt Sherry Cask 2013.
  • Togouchi. Utilizza single malt scozzesi e canadesi. Ha tratti fruttati al naso ma sa trasferire al palato un’impronta zuccherina con note torbate.

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